Il tema della qualità della vita nelle città italiane è sempre più al centro delle discussioni, sia a livello locale che nazionale.
La classifica delle città dove si vive meglio in Italia nel 2024, come riportata dal “Rapporto sul BenVivere e la Generatività delle province italiane”, offre uno spaccato interessante sulle dinamiche socio-economiche del nostro Paese, evidenziando le città che si distinguono per un buon equilibrio tra vari fattori determinanti per una vita soddisfacente.
Questo rapporto annuale non solo illumina le città dove si vive meglio, ma funge anche da stimolo per quelle che devono ancora migliorare, dimostrando che il benessere è un obiettivo raggiungibile attraverso politiche mirate e l’impegno delle comunità locali.
Città italiane dove si vive meglio
In cima alla classifica troviamo Pordenone, che ha scalzato Bolzano dal primo posto. La città friulana ha dimostrato di eccellere in vari ambiti, risultando particolarmente apprezzata per la qualità dei servizi alla persona, l’ambiente e la sicurezza. Pordenone si conferma così una città a misura d’uomo, con politiche locali efficaci che hanno saputo rispondere alle esigenze dei cittadini.
Siena e Milano completano il podio, rispettivamente al secondo e terzo posto. Siena, con il suo patrimonio storico e culturale, offre un ambiente stimolante e una qualità della vita elevata, grazie anche a un’efficace rete di servizi e infrastrutture. Milano, invece, pur essendo una metropoli cosmopolita e frenetica, riesce a garantire un buon equilibrio tra opportunità lavorative, culturali e sociali.
Trieste, al quarto posto, si distingue per la sua posizione strategica e per le politiche di integrazione e inclusione che hanno attratto molti giovani professionisti. Firenze, invece, mantiene la sua posizione nella top 10 grazie al suo ineguagliabile patrimonio artistico e a una vivace scena culturale, che continua ad attrarre visitatori e residenti.
Trento, Rimini, Udine e Parma sono altre città settentrionali che si collocano nei primi dieci posti. Trento è nota per la sua eccellente qualità dell’istruzione e per un’economia solida, mentre Rimini, oltre a essere una delle principali destinazioni turistiche italiane, offre un buon equilibrio tra vita professionale e tempo libero. Udine e Parma, invece, si distinguono per la qualità dei servizi pubblici e l’attenzione alla sostenibilità.
Chiude la classifica Bolzano, che nonostante il calo di nove posizioni, rimane una delle città più vivibili grazie alla sua qualità dell’aria e ai servizi sociali ben strutturati. È interessante notare come, nonostante alcuni miglioramenti, il divario tra Nord e Sud sia ancora evidente. Tuttavia, città come Isernia e Benevento nel Meridione hanno mostrato significativi progressi, segnalando un potenziale di crescita e sviluppo che potrebbe nel tempo ridurre questo gap storico.
Gli indicatori utilizzati per stilare la classifica prendono in considerazione vari aspetti della vita urbana, tra cui la capacità di accoglienza, l’ambiente, la cultura, il capitale umano, l’economia, l’inclusione sociale, la legalità e la sicurezza, la salute e i servizi alla persona. Tra questi, le aree di legalità e sicurezza, salute e lavoro hanno visto miglioramenti significativi, mentre accoglienza, ambiente e cultura restano ambiti in cui molte città devono ancora migliorare.
Le città che si sono posizionate in fondo alla classifica, principalmente del Sud Italia, come Crotone e Reggio Calabria, continuano a lottare con problemi cronici come disoccupazione, carenze infrastrutturali e servizi pubblici insufficienti. Tuttavia, la consapevolezza di queste sfide è il primo passo verso il cambiamento, e iniziative locali stanno cercando di invertire la tendenza negativa.