Dati recenti rivelano un cambiamento nel panorama dell’informazione televisiva. RaiNews24 intanto vede la sfida tra il Cdr e la direzione. Fino a poco fa dominante nel settore delle news in Italia,oggi, RaiNews24, sta affrontando una seria crisi degli ascolti.
Le statistiche pubblicate da Il Sole 24 Ore parlano chiaro e le reazioni non si sono fatte attendere. Il clima all’interno del canale è di forte preoccupazione, e il Comitato di redazione si è espresso in merito, segnalando un bisogno urgente di riconsiderare le direzioni editoriali.
L’analisi condotta dallo Studio Frasi mette in evidenza un incremento del consumo televisivo in generale, ma svela anche una tendenza preoccupante per i Tg Rai. Infatti, in questo inizio di stagione 2024-2025, i competitor si stanno affermando con numeri in crescita impressionanti: Tg4 ha visto un +17,8% e TgLa7 un +14,86%. Mentre RaiNews24 deve fare i conti con una perdita drastica, registrando un crollo pari al 24% rispetto all’anno precedente. Questi dati, chiaramente, pesano sulla credibilità e reputazione del canale pubblico, che, fino a qualche tempo fa, era un punto di riferimento nel panorama dell’informazione.
Non solo RaiNews24, ma anche altri telegiornali come TG1 e TG2 sono in difficoltà, perdendo rispettivamente il 4,98% e il 9,20%. A scivolare verso il basso sono anche i programmi di approfondimento, che tradizionalmente hanno rappresentato un forte asset per la Rai. Le uniche eccezioni in questo scenario drammatico sono il TG3 e il Tgr, che, anche se in un contesto difficile, sembrano registrare un incremento positivo, rispettivamente del 7,75% e dell’11,27%. Questo divario tra le varie testate solleva interrogativi su cosa non stia funzionando e su quali strategie si stiano adottando per fronteggiare una concorrenza sempre più agguerrita.
In seguito alla pubblicazione dei dati allarmanti, il Cdr di RaiNews24 ha rilasciato un comunicato che non lascia spazio a dubbi. Gli operatori di informazione esprimono preoccupazione seria per il declino degli ascolti, sottolineando come le scelte editoriali intraprese dalla direzione abbiano snaturato la mission del canale. Secondo il Cdr, queste decisioni hanno influito negativamente sulla capacità di offrire contenuti che attraggano e coinvolgano il pubblico. La messa in discussione della copertura degli eventi, come le Elezioni francesi, è solo un esempio delle scelte che sono state criticate. In alcune fasce orarie, il canale è sceso sotto l’0,2% di ascolti, una cifra che fa veramente riflettere.
Il comunicato non esita a mettere in evidenza le conseguenze che un simile andamento potrebbe avere non solo sul futuro della testata, ma anche sulla credibilità e sull’affidabilità delle informazioni fornite. È un richiamo pressante a riconsiderare la strategia e ritornare a una programmazione che sia in grado di attirare l’attenzione del pubblico. In un contesto così mutato, la competizione e le sfide si fanno sempre più intense e il canale sembra aver perso di vista alcuni dei suoi obiettivi primari.
Un ulteriore aspetto che aggiunge tensione a questa situazione è rappresentato dai morosi previsti dal disegno di legge di bilancio per il 2025, che impone alla Rai di ridurre gli “oneri di esercizio”. Questo significa che non solo non si potranno aumentare le spese per il personale, ma già nel 2026 si dovrà contrarre la spesa per il personale del 2% rispetto al triennio precedente, che include gli anni 2021-2023; nel 2027 questa riduzione salirà al 4%. Questi provvedimenti si sommano a una già significativa riduzione del personale, che ha avuto effetti diretti sugli organici e sulle operazioni quotidiane.
La direzione di RaiNews24, suonando purtroppo già esaurita da una riduzione di risorse, trova quindi un contesto di lavoro assai difficile. I risparmi richiesti impongono scelte draconiane e, conseguentemente, le capacità operative della redazione potrebbero risultare compromesse. La situazione richiede un intervento strategico che vada oltre il mero risparmio e consideri anche l’impiego e il potenziamento delle risorse umane. Le voci dal Cdr lasciano intendere che ci sia urgente bisogno di un confronto diretto con la dirigenza per trovare una via d’uscita da questa precarietà.