Mai più scene di sesso? Un periodo di trasformazione sta attraversando Hollywood, segnato da cambiamenti nelle preferenze del pubblico. Dopo gli anni di introspezione e pudore indotti dal movimento #MeToo, oggi l’industria cinematografica si trova di fronte a una nuova realtà.
Le produzioni con contenuti erotici sembrano risorgere, ma le nuove generazioni sembrano avere altre priorità. Un recente studio offre uno sguardo affascinante su cosa vogliono realmente i giovani spettatori in questo panorama in continua evoluzione.
Negli ultimi anni Hollywood ha vissuto una sorta di altalenante evoluzione. Da un lato, il movimento #MeToo ha influenzato la rappresentazione del corpo e delle relazioni, spingendo le produzioni a un approccio più cauto nei contenuti erotici. Dall’altro, però, sembra ci sia un ritorno ai film caratterizzati da un alto tasso di erotismo, come “Povere creature!” e l’imminente “Babygirl” con Nicole Kidman. Ma la domanda sorge spontanea: a chi interessano effettivamente questi contenuti? La risposta arriva da uno studio condotto dal Los Angeles Center for Scholars & Storytellers e pubblicato dall’Università della California.
Lo studio, intitolato “Teens & Screens”, ha coinvolto ben 15.000 teenager tra i 10 e i 24 anni, rivelando che, sorprendentemente, una larga fetta del pubblico giovanile non è affatto attratta da scene di sesso e preferisce trame che esplorano amicizie e relazioni platoniche. Il 63.5% degli intervistati ha dichiarato di preferire storie che non si soffermano sui lati più intimi del rapporto umano. Questo è un chiaro segno che i giovani stanno riconsiderando cosa vogliono vedere sul grande schermo.
Sesso e trama: un binomio non necessario?
Emergono dati interessanti anche riguardo al ruolo del sesso nel racconto cinematografico. Il 62.4% degli intervistati ha affermato che le scene sessuali sono superflue ai fini dello sviluppo della trama. Questo dato segna un evidente passo avanti, considerando che in uno studio simile condotto solo un anno fa, la percentuale di chi la pensava così si attestava al 51.5%. L’esclusione dei ragazzi più giovani, quelli tra i 10 e i 13 anni, dalla ricerca ha reso ancora più inconfondibile il risultato: gli adolescenti e i giovani adulti sembra preferiscano narrazioni più autentiche e innovative.
Alisha J. Hines, direttrice della ricerca, ha sottolineato come i giovani si siano stufati di vedere sempre gli stessi schemi romantici, che sentono come poco relazionabili. Quello che cercano sono storie piene di sfumature e relazioni reali, che sappiano cogliere le complessità dei legami umani. Questo segnale potrebbe spingere le case di produzione a riconsiderare il modo in cui affrontano le dinamiche romantiche nei film e nelle serie TV.
Fantasia e videogames: l’alternativa che attrae i giovani
Ma dove si spostano le preferenze del pubblico giovane? Dallo studio emerge che il 36.2% degli adolescenti predilige film e serie ambientati in mondi fantasy, generi che promettono avventure e storie originali, lontani dai clichè romantici tradizionali. Inoltre un numero considerevole, pari al 39.2% delle risposte, ha dichiarato di divertirsi maggiormente con i videogiochi. Un cambiamento sostanziale, che potrebbe suggerire ai produttori di cinema e televisione di allontanarsi dai contenuti a sfondo sessuale e di abbracciare narrazioni più avventurose.
Questo fenomeno mette in discussione il futuro delle pellicole storicamente orientate al contesto romantico e alla sensualità. La crescente affermazione di generi alternativi farà sicuramente riflettere i creatori. Con i romanzi fantasy e i videogames come nuove fonti di intrattenimento preferite, Hollywood potrebbe essere spinta a ripensare le proprie logiche di produzione, salutando così le storie più esplicite, ben più lontane dal gusto dei giovani di oggi.