La solitudine è una delle principali sfide che le persone anziane devono affrontare. I dati dell’ISTAT mostrano che la speranza di vita in Italia è salita a 83,1 anni, con un aumento di 6 mesi rispetto agli anni precedenti. Gli anziani che vivono in comunità godono di una memoria più vivace e soffrono meno di depressione rispetto a chi vive isolato. Nei piccoli paesi, la rete sociale offre un supporto fondamentale che migliora il benessere generale e allunga la vita.
L’Istituto San Michele di Roma è un esempio virtuoso di come promuovere un invecchiamento attivo e una vita sana nella terza età. Attraverso la “Settimana della Prevenzione”, gli anziani hanno la possibilità di confrontarsi con esperti come psicologi, ginecologi e andrologi. Questo evento, sostenuto da Road to Green e Consumerismo, evidenzia l’importanza del supporto sociale per il benessere fisico e mentale degli anziani.
Mantenere una mente attiva è essenziale per affrontare con serenità la terza età. Gli esperti consigliano di dedicarsi a giochi mentali come le parole crociate, a guardare film o a giocare a carte. Queste attività non solo stimolano il cervello, ma aiutano anche a evitare il declino cognitivo e il senso di isolamento.
Il decadimento cognitivo è un fenomeno che può essere riconosciuto e affrontato con l’aiuto di test diagnostici come il Mini Mental Status Exam (MMSE). Il Dott. Piero Petrini, neurologo e psichiatra, spiega che il decadimento è spesso causato da fattori genetici. Intervenire precocemente può fare la differenza, anche se uno stile di vita sano non sempre è sufficiente a prevenirlo.
Durante la “Settimana della Prevenzione” abbiamo incontrato la signora Annamaria, che a 89 anni conserva una straordinaria lucidità mentale. Grazie alle sue passioni per il cinema, le parole crociate e i giochi di carte, Annamaria attribuisce la sua longevità alla scelta di non isolarsi mai e di coltivare sempre i rapporti sociali.
I social network possono rappresentare un pericolo per gli anziani, soprattutto se usati in maniera eccessiva. Il Dott. Petrini avverte che un uso prolungato dei social può portare a isolamento e aumentare il rischio di cadere vittima di truffe o fake news. Per questo, è importante limitare l’uso dei social e favorire le interazioni reali, che sono più utili per mantenere una vita attiva e socialmente ricca.