La Festa del Cinema di Roma è sempre un evento atteso, e quest’anno porta con sé una delle anteprime più attese: Viviamo nel tempo – “We live in time – Tutto il tempo che abbiamo“.
Questa commedia romantica diretta da John Crowley, con protagonisti Andrew Garfield e Florence Pugh, promette di incantare il pubblico al cinema dal 28 novembre, distribuita da Lucky Red. La storia che avvolge il film ci trasporta in un viaggio emotivo tra amori, sogni e una verità inaspettata.
In “We live in time“, il regista John Crowley prende una direzione piuttosto originale nel racconto di una storia d’amore. Almut, interpretata da Florence Pugh, è una chef in ascesa, mentre Tobias, il cui volto è quello di Andrew Garfield, è un uomo in cerca di riscatto dopo un divorzio. La narrazione non segue il consueto percorso lineare, ma si dipana attraverso momenti significativi che si alternano tra passato e presente. Dalla frenesia dell’innamoramento alla costruzione di una casa, fino all’espansione della famiglia, la pellicola ci mostra come i loro destini siano intrecciati, fino a quando una verità, purtroppo tragica, irrompe nel loro mondo. Questa struttura narrativa, così ricca di contrasti e cambi di ritmo, crea un coinvolgimento emotivo che tiene gli spettatori incollati allo schermo.
La scelta di Crowley di non rappresentare gli eventi in modo cronologico tradizionale unisce il racconto di una giornata a quello di mesi e anni, rendendo ogni piccolo frammento significativo. La musica, elemento cardine del film, contribuisce a conferire un tono unico, che guida le emozioni e le vicende dei protagonisti. Questo approccio innovativo fa di “We live in time” un’opera del tutto inusuale nel panorama delle commedie romantiche.
John Crowley, noto per le sue scelte audaci e inventiva, ha voluto sperimentare con “We live in time“, abbandonando le convenzioni che spesso caratterizzano le commedie romantiche. Secondo il regista, “la sceneggiatura originale meriterebbe di essere rivista, come se la magia del montaggio avesse portato alla luce nuove sfumature.” Talvolta, durante il processo di montaggio, la chimica tra le due star, Garfield e Pugh, è emersa in modo così potente che ha richiesto un riadattamento della storia. Le prove preparatorie hanno mostrato che i due attori, sebbene provenienti da esperienze e stili diversi, avevano una straordinaria sintonia.
Lavorando insieme per due settimane, Crowley ha potuto osservare e incoraggiare la loro intesa, e il risultato è un’intensità che traspare in ogni scena. La scoperta del legame emotivo e profondo tra i due personaggi è stata immediata. Durante le riprese anche una scena complicata, girata in un parcheggio sotterraneo, ha reso chiaro a Crowley cosa significasse creare un film che parlasse di una relazione e non semplicemente di un personaggio o di un a trama lineare. L’obiettivo era di evitare distrazioni e mantenere il focus sulla dinamica tra i due protagonisti.
Una delle sequenze più memorabili e toccanti di “We live in time” è senza dubbio quella dedicata alla nascita della loro bambina. Crowley ha rivelato che questa scena è stata determinante nella scelta di dirigere il film. “Leggendo la sceneggiatura, è stato sopraffatto da un mix di emozioni, trovando sia il ridicolo che il commovente nello stesso frangente.” Florence Pugh ha dovuto simulare il parto ripetutamente, mentre Garfield ha messo a nudo le sue emozioni reali, rendendo la scena intensamente autentica. Questo passaggio non solo riflette il tono del film, ma rappresenta anche le sfide e le gioie dell’essere genitori.
Dopo ogni ripresa, l’atmosfera sul set era carica di emozione così tanto che il regista ha deciso di concedere dei momenti di silenzio per permettere agli attori di elaborare ciò che avevano appena vissuto. “Snacks senza dubbio non avrebbero potuto rendere giustizia a quell’unicità e alla qualità dell’esperienza.” I ricordi di Crowley di quando si è trasferito a Londra hanno influenzato anche la rappresentazione della città nel film, volendo mostrarla in maniera autentica e vera, distaccandosi dai cliché turistici e privilegiando angoli meno noti, quelli che raccontano di una vita quotidiana reale.
La commedia romantica ha spesso subito critiche per la sua assomiglianza tra film e la superficialità. John Crowley, però, intendeva rompere questo schema. Ha affermato che “le storie d’amore autentiche emergono quando i personaggi si trovano a seguire strade diverse.” Invece di rispettare le norme consolidate delle commedie romantiche, il suo obiettivo era raccontare l’amore in modo fresco e dinamico. “Viviamo nel tempo” non è solo un’altra storia d’amore; è un viaggio attraverso le sfide, le gioie e le complessità delle relazioni umane.
Con un cast talentuoso e una narrativa innovativa, il film si prepara a fare la sua magia sul grande schermo, portando il pubblico in un viaggio emozionante e autentico. L’equilibrio tra la realtà e la narrativa fantastica può mettere in luce le verità più profonde su cosa possa significare davvero amare. La Festa del Cinema di Roma si dimostra un palcoscenico ideale per un’opera che vuole riscrivere le regole delle romantic comedy, promettendo risate, lacrime, e un po’ di vero cinema di qualità.